
La detrazione del 36 e Piano Casa
La detrazione del 36% relativa ai lavori di ristrutturazione edilizia, abbattimento barriere architettoniche, acquisto box auto e eliminazione barriere architettoniche, è stata prorogata per tutto il 2011 e fino al 31 dicembre 2012.
La nuova norma
Con l’introduzione del Piano Casa, l’Agenzia delle Entrate ha ritenuto opportuno fare chiarezza in merito alle spese detraibili. Con la risoluzione numero 4/e del 2011, l’Agenzia delle Entrate ha infatti specificato che le detrazioni si riferiscono solo alle vecchie costruzioni e non ai nuovi edifici (o ampliamenti):
“non sono agevolabili, ai sensi dell’art. 1 della legge 449 del 1997, gli interventi di nuova costruzione (salvi i parcheggi pertinenziali) e ha indicato, fra gli interventi ammessi alla detrazione, quelli di ristrutturazione edilizia, di cui all’art. 31, lett. d), della legge n. 457 del 1978, che aumentino la superficie utile ma non il volume preesistente; unica eccezione è rappresentata dai servizi igienici, per la costruzione dei quali è possibile aumentare sia le superfici che i volumi esistenti“.
Detrazione del 36% e Piano Casa
Il problema della detraibilità delle spese di ristrutturazione nasce qualora il contribuente abbia usufruito (o stia usufruendo) del così detto Piano Casa. In questo caso è possibile portare in detrazione le spese sostenute solo se “c’è una fedele ricostruzione degli edifici demoliti nel rispetto di volumetria e sagoma dell’edificio preesistente. Qualora, invece, la ristrutturazione avvenga senza demolizione dell’edificio esistente e con ampliamento dello stesso, la detrazione può essere utilizzata solo per le spese riferibili alla parte esistente in quanto l’ampliamento configura, comunque, una nuova costruzione”.
Qualora il contribuente stesse eseguendo dei lavori di ristrutturazione unitamente ad un ampliamento ottenuto grazie al Piano Casa, la quota che egli può portare in detrazione è quella della sola ristrutturazione edilizia (senza ampliamento). In questo caso la ditta esecutrice dei lavori dovrà emettere due fatture separate: una relativa ai lavori di ristrutturazione e una relativa alle spese sostenute per i lavori di ampliamento dell’immobile.
Limiti e tempi di detrazione
Resta valido il limite massimo di spesa di 48.000 euro riferito alla singola unità immobiliare. Le spese portate in detrazione nella misura del 36% saranno detraibili in dieci anni (dieci rate costanti), fatta eccezione per i contribuenti aventi più di 75 anni (spese detraibili in 5 anni) e per i contribuenti con più di 80 anni (detraibili in 3 anni).