Lo stile, punti di forza e di debolezza. Quanto incidono nella ricerca di un lavoro?
“Che tipo di persona è Lei?” .
Questa domandina di poche e semplici parole, mette in crisi milioni di persone, in particolar modo se viene posta ad un candidato durante un colloquio selettivo.
Rispondere a questa domanda presuppone una profonda conoscenza di se stessi, implica sapere che tipo di personalità abbiamo e, soprattutto, saperci descrivere in modo chiaro, trovando un giusto equilibrio tra pregi e difetti, senza enfatizzare nessuno dei due.
Deve rimanere chiaro ed inviolabile il presupposto che ognuno di noi ha una individualità unica e senza eguali, contraddistinta dalla mescolanza di espressioni, modi di fare e attitudini che si rispecchiano in tutto ciò che facciamo definendo il nostro stile personale. Lo stile è dato dalle caratteristiche personali, in altre parole dalla nostra personalità, e in modo specifico dalla maniera di relazionarci con l’ambiente, lo spazio, le persone, e tutti quei fattori con cui abbiamo a che fare nel quotidiano vivere. E’ chiaro che conoscere il proprio stile personale, permette di optare per una professione coerente con se stessi e in armonia con la propria personalità.
La nostra personalità si compone di pregi e difetti, o in termini tecnici, di punti di forza e di punti deboli. Saper descrivere i propri punti di forza ha un importanza fondamentale in campo lavorativo, sia in termini di efficienza nelle prestazioni, sia per una propria soddisfazione personale. Conoscendo le proprie qualità, sarà più semplice manifestare le proprie risorse, portando a compimento i compiti assegnati, raggiungendo gli obiettivi e realizzando i progetti.
Esporre i propri punti di forza permetterà al selezionatore di conoscerci e valutarci meglio.
Anche riconoscere i propri punti deboli, quelli che magari solitamente chiamiamo difetti, è un buon punto di partenza in un colloquio. Manifestare coscienza di sé, permette di esprimere al selezionatore di essere una persona onesta, che non ha niente da nascondere, e che ha un indice soddisfacente di umiltà. Ogni punto debole, se esposto in maniera adeguata, può essere una qualità nel contesto lavorativo.
Ammettere i propri difetti, ci permette di definire consciamente un obiettivo professionale che sia in sintonia con i nostri limiti. Concludendo, sarà nostro compito scegliere quali difetti comunicare e quali positività mettere in luce durante un colloquio selettivo.