Attenzione: scritto nel 2011/2

Le pensioni

La pensione d’anzianità è una prestazione economica anticipata offerta a determinati lavoratori che ne facciano richiesta, che siano essi dipendenti, autonomi o che godano di fondi sostitutivi integrativi. Il requisito fondamentale è che sia interrotto e/o completato qualsiasi rapporto lavorativo alla presentazione della domanda: in nessun caso, infatti, è possibile ricevere la pensione d’anzianità in presenza di uno o più contratti lavorativi regolari.
Dal luglio del 2009, lo Stato Italiano ha introdotto il cosiddetto “sistema delle quote”: requisito fondamentale, infatti, per avere diritto alla pensione d’anzianità è il raggiungimento di una somma complessiva fra anni contributivi (minimo trentacinque anni) ed età anagrafica del richiedente.

Pensioni di anzianità, età pensionabile

Secondo tale vincolo, un lavoratore dipendente con 59 anni d’età deve raggiungere la quota complessiva di 95 anni (ed andare in pensione fino al 31-12-2010); un lavoratore che ha compiuto il 60 ° anno d’età deve raggiungere la quota complessiva, fra età anagrafica e contributiva, di 96 anni ( ed andare in pensione fino al 31-12-2012); a partire, tuttavia, dal primo gennaio del 2013, per godere della pensione d’anzianità, per i dipendenti pubblici sarà necessario aver compiuto almeno 61 anni e 97 anni complessivi. I lavoratori autonomi, invece, sono, rispetto ai loro colleghi del pubblico, leggermente penalizzati: fino alla fine del 2010 potranno andare in pensione gli autonomi con almeno 60 anni d’età e 96 complessivi; fino al 2012 godranno della pensione anticipata coloro i quali raggiungeranno il 61 anno d’età e i 97 di contributi; dal 2013 , per poter ricevere la prestazione economica d’anzianità, è necessario avere 62 anni d’età ed una quota complessiva di 98 anni (età anagrafica più quella contributiva). É solo da sottolineare come, al calcolo della quota complessiva, vadano esclusi, tassativamente, i contributi di disoccupazione (solo quella ordinaria) e di malattia.
In ogni caso è possibile richiedere la pensione d’anzianità avendo raggiunto 40 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica. In quest’ultimo caso , nel computo complessivo della quota, è possibile (e vantaggioso) aggiungere la contribuzione figurativa per l’eventuale disoccupazione e/o malattia.

Pensioni di anzianità, pensione anticipata

Un lavoratore in possesso di tali requisiti può richiedere di andare in pensione (anticipata) rispettando, tuttavia, le finestre (denominate “d’accesso”). Lavoratori in possesso di requisiti, e con meno di 40 anni di contributi versati, entro il 30 giugno dell’anno in corso, possono andare in pensione l’anno successivo (il primo gennaio per i dipendenti, il primo luglio per gli autonomi). Lavoratori in possesso dei requisiti su citati entro il 31 dicembre, rientrano nella finestra del primo luglio dell’anno successivo (per il settore pubblico) e per il primo luglio dell’anno successivo (per il settore privato).

Pensioni di anzianità, la pensione

Diversa è, invece, la situazione delle finestre per i lavoratori che non hanno raggiunto i 40 anni di contributi versati. Se i requisiti sono maturati entro il 31 marzo, i lavoratori dipendenti potranno andare in pensione il primo luglio dello stesso anno (entro il 30 giugno se con 57 anni d’età) mentre gli autonomi il primo ottobre dello stesso anno. Se i requisiti sono maturati entro il 30 giugno, i dipendenti del settore pubblico possono godere della pensione d’anzianità dal primo ottobre dello stesso anno (entro il 30 settembre se con 57 anni d’età), mentre i lavoratori del privato potranno solo dal primo gennaio dell’anno successivo. Più comprensibile, e senza molte alcune varianti, la posizione per coloro che hanno maturato i requisiti entro il 30 settembre ( i dipendenti pubblici andranno in pensione il primo gennaio dell’anno successivo, gli autonomi dal primo aprile) e per coloro i quali maturano gli anni contributivi entro il 31 dicembre dell’anno in corso (i pubblici possono andare in pensione dal primo aprile dell’anno successivo, i lavoratori privati dal primo luglio successivo).
Diverse riforme e sentenze della Corte di cassazione, nel corso degli anni, hanno modificato la quantificazione della prestazione economica anticipata. Tuttavia, si può, in linea generale, affermare che il sistema di calcolo può essere retributivo per coloro che possono “mostrare” almeno 18 anni di contributi versati prima della fine di dicembre 1995; in assenza di questa ipotesi il calcolo sarà misto (una quota verrà calcolata con il sistema contributivo e l’altra con quello retributivo). In ogni caso il lavoratore ha il diritto di ottenere e richiedere la posizione di “liquidazione” più favorevole.

Pensioni di anzianità, dove richiederla

I lavoratori che intendono richiedere la pensione d’anzianità, in possesso dei su citati requisiti, possono farlo recandosi alla sede Inps territoriale o presso i patronati (gratuitamente!) e comunque utilizzando il modulo specifico (scaricabile anche dal sito http://www.inps.it ).