Attenzione: scritto nel 2011/2

La pensione minima o trattamento minimo, è il trattamento pensionistico riconosciuto a tutti i lavoratori che, sulla base del calcolo dei contributi versati, otterrebbero una pensione inferiore al livello fissato dalla legge (il cosiddetto “minimo vital”). L’importo della pensione minima e di tale limite varia di anno in anno in quanto viene aumentato o diminuito in base all’aumento del costo della vita per effetto dell’inflazione.

Il trattamento minimo di pensione viene riconosciuto sole se non vengono superati determinati limiti di reddito (per il calcolo non viene considerato il reddito della casa di abitazione e il trattamento di fine rapporto che il lavoratore ha percepito).

Nel caso vi sia un coniuge, per il calcolo della spettanza, i redditi del lavoratore e i redditi del coniuge vanno sommati.

In particolare ai limiti di reddito, la pensione minima spetta se non vengono superati i limiti di reddito. E’ previsto inoltre un incremento dell’importo della pensione minima a patto che si possiedano determinati requisiti quali:

  • Incremento parziale con i requisiti di cui all’art. 38 della Legge 448/01 (ultra 70enni, ciechi civili, sordomuti ultrassessantacinquenni, mutilati e invalidi civili, titolari di pensione di inabilità, ecc.);
  • Incremento totale con i requisiti di cui all’art. 5, comma 5, della Legge 127/2007.

Oltre al riconoscimento della pensione minima lo stato riconosce altre particolari agevolazioni ai lavoratori che percepiscono la pensione minima come, ad esempio, l’esenzione dal pagamento di determinate imposte o determinati canoni.

Con il recente decreto denominato “Salva Italia” ad opera del governo tecnico Monti è stato definito che per i trattamenti minimi (469 euro mensili per il 2012), avranno una rivalutazione del 100% dell’indice Istat (non sono quindi assoggettate, le pensioni minime, al blocco della rivalutazione).

Ricordiamo, inoltre, che la legge numero 127 del 3 agosto 2007 ha introdotto una mensilità aggiuntiva denominata quattordicesima, a favore dei titolari di pensioni basse, come i titolari di pensioni minime, che viene erogata con la pensione di luglio o con l’ultima mensilità dell’anno.