
Lavorare da casa aumenta la produttività
Il lavoro attraverso la rete e non più in un ufficio è una scelta adottata da molti in questi ultimi anni, ma perchè?
Lavorare da casa o da remoto potrebbe aumentare la produttività di oltre il 50%, fino al 60%, secondo la società Hays; questo tipo di lavoro è una scelta che, dove possibile per un lavoro dipendente, è attuabile su base volontaria o su accordo con il fornitore di lavoro.
Questo aumento è dovuto ad un insieme di fattori che influenzano questi giorni: tecnologia, distanze ridotte a zero, autonomia e pianificazione/gestione del proprio tempo.
Spesso il lavoro si trova distante da casa propria, obbligandoci all’utilizzo di un auto con i relativi costi di gestione e il tempo perso per andare a lavoro ogni giorno.
Un lavoratore autonomo o un lavoratore dipendente che invece scelgono di restare a lavoro a casa hanno enormi vantaggi in tal senso, il primo ne ha molti perchè può prendere le proprie decisioni e la tecnologia permette di essere reperibile ovunque, mentre un dipendente ha vantaggi e relativi svantaggi dovuti proprio alla sua posizione. Vediamoli.
Vantaggi:
- tempo recuperato, talvolta superiore alle 2 ore giornaliere
- minori costi, specialmente di trasporto, mentre tutte le spese per lavorare sono a carico dell’azienda
- difficilmente si può creare un ambiente di lavoro che non piace
- maggior contatto con la famiglia, ideale per mamme al posto di un part-time
Svantaggi:
- difficile pensare alla carriera
- nessun contatto con altre persone, cosa alquanto pericolosa se non si sa gestire
- il lavoro deve essere pianificato e gestito, parte scontata per molti ma in realtà è la più preoccupante
Sembra quindi non essere semplice lavorare da remoto e spesso può essere è una scelta non ottimale,
quali sono le vostre opinioni?