La truffe nel web esistono veramente?

La truffe nel web esistono veramente?

Si, esistono e sono sempre più numerose.

Che tipi di truffe esistono e come fuzionano?

Di truffe ce ne sono veramente tante, espongo le più utilizzate:

  1. Vengono venduti oggetti e mai consegnati, i venditori spariscono
    truffa in diminuzione, in quanto spesso viene attuata con oggetti di costi elevati con conseguente denuncia da parte dei clienti (in Italia non ci sono proprio metodi e procedure all’avanguardia nel trovare informaticamente i truffatori, ma .. molto diverso quando si parla di soldi online sempre in Italia)
  2. Vendita all’estero con acquirente sparito
    eh si, spesso succede anche il contrario, specialmente nel settore auto. Spesso la tecnica utilizzata è quella di comprare un auto in Italia pagando tramite assegno, se il venditore non aspetta la conferma delle banche (può comportare parecchio tempo, anche più di 15 giorni) allora l’acquirente è libero di sparire.
  3. Oggetti non originali venduti come tali
    difficile accorgersene, spesso riguarda il settore dell’abbigliamento, qui c’è reato riguardante il marchio da denunciare immediatamente (o molto più semplicemente da riportare all’ufficio reale del marchio)
  4. Vendita di oggetti non conformi alla descrizione
    il metodo più gettonato degli ultimi anni, difficile da affrontare in quanto spesso si trattano cifre ridicole rispetto al costo indiretto di una controversia, le piattaforme più gettonate sono di sicuro quelle di annunci privati ed ebay, un esempio può essere la vendita di materiale informatico non funzionante spacciato per funzionante (di solito il venditore afferma che è l’utente ad averlo rotto)
  5. Spedizione
    spesso la spedizione può essere utilizzata per truffare, utilizzando ad esempio certi tipi di consegna non tracciata il venditore può dichiarare di aver spedito un oggetto anche quando non è vero (oppure dar la colpa alla spedizione per il malfunzionamento di un oggetto)
  6. Inganno
    Il più vecchio di tutti, spesso con l’inganno vengono venduti abbonamenti o oggetti con costi aggiuntivi rispetto a quello stabilito, le classiche crocette dei fogli che nelle pagine web possono trasformarsi in qualsiasi cosa (di solito nelle truffe semi professionali le condizioni di contratto sono descritte al di fuori del pdf da approvare.. sono inserite esternamente in una pagina web… modificabile in tempi differenti)
  7. Altri vari ed eventuali, mescolanze e nuove scoperte di falle nella legge
    fantasia del pizzaiolo, come esempio riporto apple con la garanzia di 1 anno (la CE ne obbliga 2)

I modi per evitare la maggior parte delle truffe online

  1. Acquistare sempre e solo da siti fidati, anche se gli oggetti costano qualche euro in più
  2. Diffidare da annunci e inserzioni di altri utenti che sono sempre più presenti nel web e preferire sempre aziende
  3. Nel caso di aziende italiane la legislazione obbliga ad esporre la p.iva, in questo caso fare una breve ricerca per verificare sia veritiera
  4. Guardare sempre le recensioni che sono state date da terze parti, diffidare da quelle presenti sul medesimo sito/inserzione, valutare le eventuali recensioni sui siti esterni dedicati ad esse
  5. Diffidare da vendite internazionali, non voglio definirle meno serie, ma di sicuro sono molto meno vincolate

Esempio concreto

Voglio riportare sintenticamente una piccola truffa che ho affrontato, si tratta di un acquisto su ebay da un rivenditore di materiali per auto, evito di riportare nomi e link per non enfatizzare troppo l’accaduto, non è questo lo scopo, ma quello di aprire la mente a capire i nuovi tipi di truffa basati sull’insicurezza.

Rivolto all’acquisto di vari oggetti per auto che mi servivano, li trovo particolarmente a basso costo sull’ormai famosa piattaforma ebay.
Acquistato quindi quello che mi occorreva da venditori diversi, tutti gli acquisti sono (relativamente) andati a buon fine, tutti tranne uno che si è rivelato non conforme all’installazione sulla mia auto.
L’acquisto di importo totale di 25 euro circa è un optional per una Peugeot, viene presentato come ‘universale’ e nel titolo vengono riportate le parole chiave di ricerca ‘nome oggetto + marche auto’ (per marche auto intendo una lista di auto come ‘peugeot 106 206 206+ 307’).
Informaticamente questa tecnica è largamente utilizzata per apparire con prodotti low cost nelle ricerche dirette, ordinate per costo, prima dei concorrenti che vendono il prodotto supportato o, per aquistare una range di keywords comprendenti termini ricercati non appartententi all’oggetto venduto (portandole via di conseguenza a concorenti che vendono lo stesso oggetto senza fare spam).
Legalmente e secondo regolamento ebay gli oggetti non conformi possono essere rispediti al venditore, in questo particolare caso il costo della spedizione più il tempo perso per la spedizione effettiva fanno si che non ne valga la pena.
In questo caso mi limito a rilasciare un feedback negativo con scritta un opinione di oggetto buono ma non conforme a quanto dichiarato.
Il venditore, poco seriamente replica con tono offensivo al feedback e privatamente invia un messaggio dove dichiara, sempre in toni poco professionali, che non dovevo rilasciare un feedback negativo, che i danni che questo causa sono più onerosi di quanto io immaginassi e in fondo al messaggio viene chiesta la rimozione del feedback negativo (sinteticamente interpretabile come una minaccia di rivalsa per i danni causati da una diffamazione illecita).
Dopo una mia replica nella quale spiego (in toni più garbati e specificando che mi occupo di ecommerce un po’ più di lui) che l’oggetto non è conforme ed ho subito io un danno economico il quale, seppur di talmente lieve entità da non far controversie, è stato acquistato per colpa della strategia utilizzata che non è lecita ne per i termini di ebay ne per la legislazione italiana, in finale lo incentivo a cambiare i termini e le descrizioni dei suoi oggetti per evitare il ripetersi dell’accaduto con altri acquirenti.
Al termine di questo, il venditore mi risponde con un‘offesa personale.

 Al termine di questo poco interessante racconto, voglio elencare le mie considerazioni, personali e di regolamento

  1. Non si utilizzano offese, ne da parte di chi acquista ne di chi vende, pena la perdita di professionalità, perdita di possibilità di dialogo, possibili recensioni negative ed avendo soldi da spendere anche di azioni legali.
  2. L’utilizzo di tecniche minatorie che miarno a far paura all’acquirente è una tecnica conosciuta e (purtroppo) largamente utilizzata, solitamente si utilizza il fatto di essere aziende come possibilità di intraprendere azioni contro l’utente in cambio di qualcosa, attraverso la possibilità giuridica ed economica.. che non sussiste affatto, anzi come acquirenti si è più tutelati delle aziende dalla legislazione italiana.
  3. L’insicurezza è la chiave di ogni truffa, poichè la maggiorparte delle persone non conosce i propri diritti allora si fanno truffare, spesso per pochi euro si lascia correre, ma sono proprio le truffe da pochi euro che vivono a lungo (troppo pochi per essere notate, troppo pochi per essere considerate, abbastanza pochi per far gola e abbastanza numerose da esser bei soldi).

Volete sapere com’è finita la storia? Niente di che, ma è cosi che questo tipo di persone devono essere trattate, senza aver alcun dubbio.

Ho schiacciato il tasto ‘inoltra’ sull’ultimo messaggio con le offese, e lo ho inoltrato all’assistenza ebay, i quali molto cordialmente mi hanno riferito di aver ammunito l’utente.
Ho inoltre inviato una segnalazione per indagare sugli altri feedback, riportando la mie esperienza e riferendo che molto probabilmente utilizza una tecnica per guadagnare chiavi di ricerca a discapito dei concorrenti, vendendo inoltre oggetti non pertinenti con la descrizione (anche qua l’assistenza mi ha informato che hanno applicato certe azioni in maniera un po’ vaga, spero non siano stati troppo severi.. o forse no).

Per 25 euro ho già perso più del tempo che vagono (non val la pena di certo di far grandi cose come segnalazioni alla polizia postale per questi soldi), però gia solo riportando ad ebay la vicenda potrebbe esserci un po’ più di sicurezza negli acquisti online: la descrizione volutamente sbagliata di un prodotto non è dialogabile, è una truffa; inoltre il feedback di ebay ha solo una funzione di monito per il rispetto reciproco con altri acquirenti, non è una punizione divina, è legittimo esporre la vicenda senza possibilità di diffamazione (sempre riportando obiettivamente e realmente l’accaduto).

 

 

Cito da wikipedia dalla voce Esercizio di un diritto:

La minaccia dell’esercizio di un diritto può essere considerata violenza, in caso questo diritto venga prospettato con il fine di ottenere vantaggi ingiusti. Questo è stato concordato nell’art. 1438 del codice civile.