Attenzione: scritto nel 2011/2

Nel corso deli anni e del susseguirsi di normative ed eventi economici sono nate le pensioni integrative, riconosciute dallo Stato come tali. Con la normativa dell’anno 2005 lo Stato Italiano ha imposto ai lavoratori di effettuare una prima scelta, in contesto di pensione integrativa, scegliendo se destinare il proprio Tfr (trattamento di fine rapporto lavoro) ad un fondo pensione (sistema di pensione integrativa) o se lasciare la propria liquidità in azienda.

La pensione integrativa è, in parole semplici, un fondo a cui il lavoratore aderisce volontariamente (la pensione pubblica viene assegnata a tutti dietro pagamento di contributi mensili da parte del lavoratore per opera del datore di lavoro) con lo scopo di ricevere del denaro al termine della propria attività lavorativa.

Questo tipo di fondi, i fondi pensione, possono essere su base Aziendale o Nazionale e possono essere aperti presso banche, attività assicurative, poste o ogni altro ente specializzato nella gestione dei risparmi.

Le prestazioni e la resa del fondo dipendono, oltre che dall’entità dei versamenti, dal tipo di fondo scelto e dagli andamenti economici dei mercati finanziari. La pensione integrativa matura, a differenza di quella pubblica, dopo dieci anni di versamenti. Il funzionamento dei fondi pensione è molto simile al classico sistema pensionistico. Il lavoratore versa, generalmente con cadenza mensile, degli importi sul fondo a lui intestato e, al termine dell’età lavorativa, riceverà, attraverso versamenti mensili, la somma depositata unitamente agli interessi maturati.

Il fondo pensione per la costituzione di una pensione integrativa può essere alimentato in due metodi, decisi assieme al proprio consulente al momento della definizione del proprio piano di previdenza pensionistica . I due modi principali di contribuzione sono:

  • proprio versamento contributivo, ovvero ciò che ogni anno si decide di versare;
  • per i lavoratori dipendenti, anche attraverso il TFR e il contributo del datore di lavoro.

Molte persone si chiedono quale sia la scelta migliore tra l’avere sistemi classici di risparmio e l’aprire dei fondi pensione. A tal proposito sono nati diversi siti internet con lo scopo di supportare i lavoratori nella scelta (imparziale) della miglior scelta. All’interno di questi siti internet (ad esempio www.riformapensioni.it , vengono valutati pregi e difetti dei fondi pensione in rapporto ai classici sistemi di risparmio e vengono fatti calcoli di stima che aiutano il lavoratore al momento della scelta).